Antonia Versaci, una donna di 64, ha scontato 463 giorni agli arresti, dei quali 236 in carcere e 197 ai domiciliari, a causa di una sbagliata accusa di estorsione. La donna, infatti, era stata ingiustamente coinvolta nell’operazione Krimisa, un’indagine condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Milano su un giro di estorsioni risalenti alla ‘ndrangheta.
L’avvocato di Versaci, Alberto Arrigoni, quando la cliente fu assolta dall’accusa, presentò un’istanza di riparazione per ingiusta detenzione per i 463 giorni di arresti passati dalla sua cliente. Dunque, la quinta sezione penale della corte d’appello di Milano il 23 marzo ha accettato la sua richiesta prevedendo una quota di 35mila euro come indennizzo.