L’ex calciatore Matteo Sereni ha visto chiudersi il processo in cui era stato accusato di abuso sui minori a seguito dell’archiviazione del caso.
Il portiere del Torino, lanciato dalla Sampdoria (con cui ha vinto una Coppa Italia) e che ha vestito le maglie del Crevalcore, del Piacenza, dell’Empoli, del Treviso, della Lazio (con cui ha vinto un’atra Coppa), dell’inglese Ispwich Town ed infine del Brescia, nonché medaglia d’oro ai Giochi Olimpici del Mediterraneo con la nazionale under 23, era stato denunciato dall’ex moglie.
Il processo, aperto in Sardegna nel 2011, aveva visto una condanna in primo grado abbreviato presso il Tribunale di Tempio Pausania. Successivamente la corte d’Appello di Sassari aveva annullato la pronuncia del giudice dell’udienza preliminare, mentre il portiere abbandonava la propria carriera col Brescia, per poi spedire gli atti a Torino per competenza territoriale.
Il giudice torinese Francesca Firrao ha infine archiviato il caso, facendo riferimento a «modalità inappropriate e potenzialmente suggestive» nell’acquisizione delle testimonianze della minore (una bimba di 4 anni) avvenute prima dell’intervento della magistratura. Matteo Sereni, difeso dagli avvocati Michele Galasso e Giacomo Francini, ha sempre sostenuto la propria innocenza.