L’ex sindaco di Arona (provincia di Novara, Piemonte) ed imprenditore Antonio Bertinotti è stato assolto dall’accusa di violenza privata. La sentenza è stata emessa dalla corte d’Appello di Torino, che ha quindi ribaltato il precedente verdetto del Tribunale di Verbania.
Il 7 febbraio 2018 il giudice Rosa Maria Fornelli aveva condannato l’imputato a un mese di reclusione, convertito in una pena pecuniaria di 7.500 euro per fatti contestati il primo luglio del 2017. Due anni fa Bertinotti fu denunciato per violenza privata da un artigiano di 32 anni ex dipendente dello stesso. Il denunciante ha raccontato di essere entrato nella ferramenta di proprietà dell’ex sindaco per richiedere ed acquistare del materiale. I due tuttavia avrebbero dato il via a un diverbio. Successivamente Bertinotti secondo l’accusa avrebbe sequestrato l’uomo nel negozio, per poi aggredirlo e avergli infilato due dita nel naso. I due sarebbero stati protagonisti di diverbi anche nel cortile dove si sarebbero minacciati, a causa di vecchi rancori tra dipendente-datore di lavoro mai sopiti. Da parte sua Bertinotti ha contestato contestato la ricostruzione dell’episodio, spiegando di non aver mai aggredito nessuno.
La cittadina, stante la fama dell’imprenditore, sindaco dal 1990 al 1992 per il Partito Socialista Italiano e organizzatore delle principali corse ciclistiche sul territorio, si è trovata spaccata e agitata sul caso, era andato così a processo, con l’accusa e il pm Anna Maria Rossi che richiedeva 6 mesi di prigione. Il tribunale di Verbania, che in un primo tempo aveva invitato le parti a trovare un accordo extragiudiziale, non ha dato credito alla versione del querelante, condannandolo, oltre che alla pena pecuniaria, anche al risarcimento della parte offesa, quantificata in mille euro (più duemila di spese processuali).
L’uomo di 65 anni ora è stato invece assolto, mercoledì 20 novembre, perché “il fatto non sussiste”.