Clemente Mastella è stato assolto a conclusione del processo per presunti illeciti nelle nomine alle Asl e in altri settori pubblici. La sentenza è stata emessa dalla quarta sezione del Tribunale di Napoli.
Il sindaco di Benevento, che all’epoca dei fatti ricopriva la carica di ministro della Giustizia ed era leader dell’Udeur, era accusato in particolare di “induzione indebita a dare o promettere utilità”. Una ipotesi per la quale il pm aveva chiesto due anni e otto mesi di reclusione.
La sentenza chiude una vicenda processuale tormentata, che culminò nel gennaio 2008 – quando l’inchiesta era condotta dalla procura di Santa Maria Capua Vetere – nell’emissione dell’avviso di garanzia nei confronti del Guardasigilli. Una indagine che coinvolse anche la moglie del leader Udeur, Alessandra Lonardo, all’epoca presidente del consiglio regionale della Campania. Mastella si dimise dalla carica di ministro e pochi giorni dopo ritirò il suo appoggio al governo Prodi, circostanza che contribuì alla caduta dell’esecutivo e alle elezioni anticipate che videro il successo della coalizione guidata da Berlusconi.
Mastella, difeso dagli avvocati Alfonso Furgiuele e Fabio Carbonelli, è stato assolto per tutti e tre i capi di imputazione, compresi i due per i quali il pm aveva chiesto la prescrizione, con formula piena: perché il fatto non costituisce reato e perché il fatto non sussiste.