Il dirigente scolastico Alessandro Bianchi assolto dall’accusa di prostituzione minorile

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Il dirigente scolastico Alessandro Bianchi, accusato di prostituzione minorile, è stato assolto il 19 settembre a Brescia «perché il fatto non sussiste». Nei suoi confronti l’accusa aveva chiesto una condanna a due anni per sesso con minori, secondo cui il preside aveva avuto con un ragazzo nel 2014 in cambio del pagamento di una gita scolastica, seguiti a regali, ricariche telefoniche e denaro. Le indagini, coordinate dalla procura lombarda ma iniziate a seguito di accertamenti della polizia locale di Montichiari, successivamente allargati al bresciano e conclusi ora con l’assoluzione di Bianchi e di altri due imputati, Marco Patrini e Matteo Parenti, mentre è stato condannato a 10 mesi Franco Lazzaroni. La difesa, rappresentata dall’avvocato Luigi Frattini, aveva criticato pesantemente i mezzi d’indagine, mentre il preside in una udienza precedente aveva dichiarato: «Non ho mai baciato studenti, né tantomeno fatto ciò per cui mi trovo qui in un’aula di tribunale. Qualcuno deve avere fatto credere a chi mi ha denunciato che facendo così avrebbe ottenuto un bel risarcimento». L’imputato, alla lettura della sentenza, ha avuto un cedimento emotivo.