Ricucci assolto dall’accusa di bancarotta fraudolenta

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L’immobiliarista Stefano Ricucci è stato assolto dai giudici della quinta sezione penale del tribunale di Roma dall’accusa di bancarotta fraudolenta patrimoniale, aggravata dalla distrazione e dissipazione di quasi un miliardo di euro, in relazione al crac della Magiste International “perchè il fatto non sussiste”.

Oltre all’immobiliarista, il collegio ha assolto altre nove persone, tra cui la madre Gina Ferracci, l’ex commercialista di fiducia Luigi Gargiulo, Fabrizio Lombardo (genero del banchiere Cesare Geronzi), l’ex cognato Francesco Bellocchi, gli ex componenti del collegio sindacale della Magiste Real Estate, l’ex amministratore unico della Visconti 2000, e un ex componente del cda di Magiste spa.

Oggi sono stato assolto da ogni addebito e con formula piena, all’esito di un lungo e complesso giudizio, che mi vedeva imputato del delitto di bancarotta fraudolenta con riferimento a due importanti società del mio gruppo. Società che, peraltro, sono attualmente in bonis”. Lo ha dichiarato Ricucci al termine della lettura del dispositivo. “Ritengo doveroso – ha aggiunto – rivolgere un ringraziamento ai magistrati del Tribunale di Roma che con grande serenità e professionalità hanno esaminato migliaia di atti del giudizio, esprimendo il loro convincimento nella sentenza assolutoria odierna”.